Finalmente dopo 4 anni l’Hercule Poirot di Kenneth Branagh torna in sala!
L’attore e regista britannico che ha ridato vita al personaggio della regina del giallo, la nostra amata Agatha Christie, ripropone uno dei romanzi più famosi dell’investigatore più famoso del mondo.
CAST
Una squadra davvero niente male quella scelta per interpretare i personaggi principali della storia.
Si va dal Poirot di Sir Branagh, alla splendida Gal Gadot come giovane ereditiera, passando per Armie Hammer e Emma MacKey, divenuta celebre grazie alla serie Netflix “Sex Education”.
Insomma, i volti noti non mancano!
TRAMA
Questa volta a fare da cornice non sarà l’angusto corridoio di un treno, più difficile da gestire a livello registico per il nostro Kenneth durante la prima esperienza con Poirot 4 anni fa; piuttosto ci troveremo per la maggior parte del tempo su un meraviglioso traghetto a salpare le acque del fiume Nilo.
Una giovane ereditiera vuole festeggiare la luna di miele col suo fresco sposo, un uomo che ad una miliardaria non può offrire altro che il suo profondo amore (d’altronde ci sarebbe ben poco da offrire ad una donna bella, giovane e ricca da fare invidia a Bill Gates).
A questa gita esclusiva sono pochi gli amici stretti che hanno l’onore di parteciparvi, e tra questi abbiamo il nostro Poirot, arruolato all’ultimo minuto per tranquillizzare la miliardaria che teme per la sua vita, e ha la sensazione che qualcuno dei suoi amichetti voglia farla fuori.
Con la trama che va avanti come il traghetto sul fiume, in effetti scopriamo che tutti potevano beneficiare in un modo o nell’altro della di lei prematura dipartita.
Forse sarebbe stato meglio arruolare una squadra di bodyguard, ma in quel momento c’era solo Poirot nei paraggi che si stava godendo una meritata vacanza in santa pace.
D’altronde se ti invitano su un traghetto del genere a costo zero e senza il rischio di vedersi venduta una multiproprietà, solo un idiota potrebbe rifiutare.
Alla fine del film si scopre che l’assassino è …
No scherzavo, non potrei mai fare una cosa del genere, anche se a occhi e orecchi allenati non sarà difficile arrivare al nome del killer!
CONSIDERAZIONI
ci tengo a precisare che, a differenza de “Assassinio sull’Orient Express”, non ho letto il romanzo, quindi non posso disquisire sulla fedeltà del lungometraggio, ma confido che le pagine siano state seguite più o meno fedelmente come in passato.
Comunque, computer grafica a parte, che in alcune sequenze è tanto barbina quanto superflua, il film scorre piacevolmente nella seconda parte, mentre la prima a mio avviso è un tantino lenta ed eccessivamente lunga.
Avrei passato più tempo a indagare sull’omicidio che ad approfondire troppo un preambolo abbastanza elementare.
Mi è piaciuto tanto Armie Hammer, cosi bravo, cosi alto, cosi bello…
Ammetto che sono di parte, e da quando l’ho visto in “Chiamami col tuo nome” ho iniziato a mettere in dubbio la mia eterosessualità.
CONCLUSIONI
Amanti del giallo, questo film probabilmente non sarà il migliore del suo genere, non sarà il più geniale intreccio narrativo, ma va comunque visto perchè che diamine, c’è quel simpatico baffone presuntuoso di Poirot!
Fateci sapere cosa ne pensate, e se anche voi siete riusciti a scoprire l’assassino.
Ci leggiamo come sempre al prossimo articolo,
Elessar
(voto personale: 6,5/10 ; Piattaforma: al CINEMA)