Abigail, dal 16 maggio al cinema.
✍️Fare un film horror originale non è facile, essendo il mercato da anni saturo di titoli del genere. Le idee sono quelle, i personaggi pure e quindi le combinazioni non possono essere infinite.
Abigail prova una linea non originalissima ma che è l’incrocio di tante strade. Ci troviamo di fronte a quello che al l’inizio sembra un film thriller, ma che poi degenera sempre più nel demenziale.
I nostri protagonisti descritti come professionisti del loro settore criminale, si rivelano in realtà dei totali incapaci, dei veri e propri dilettanti allo sbaraglio.
Mano a mano cresce lo splatter e con esso le forzature ed emerge più di qualche buco di trama.
Il film muta di pelle molte volte e va quindi approcciato con il giusto piglio, ovvero con leggerezza. Con il passare dei minuti emergono i limiti di una regia un po’ commerciale, debole accompagnata da musiche discrete ma di certo non memorabili.
Nonostante ciò io film intrattiene, fa ridere ma purtroppo non fa paura. I colpi di scena risultano telefonati, le traiettorie dei personaggi un po’ banali.
Il cast molto ampio viene sfoltito quasi subito per concentrarsi su pochi protagonisti, ma questi non hanno una caratterizzazione davvero interessante. Il mistero sul serial killer anche se non si è visto il trailer è facilmente intuibile, putroppo.
Dunque sfortunatamente si finisce più con il ridere che con lo spaventarsi, con un horror splatter i cui toni ricordano alla lontana un Fracchia contro Dracula. Ma se lo si approccia nel modo giusto forse vi farà passare due ore in leggerezza.
Voto 5:5