In questa secondo appuntamento con il ritorno di Mefisto, Boselli approfitta dell’ambientazione di San Francisco per imbastire una storia cittadina nella quale il western lascia spazio all’horror puro e a qualche momento più leggero, come la bellissima scena della scorribanda di Lefty Potrero e dei ragazzi della palestra Hercules. La sceneggiatura è densa, ma ordinata e con un ritmo calibrato con la precisione di un metronomo che porta dritti alla conclusione dell’albo. Il numero dei personaggi, senza dubbio molto alto, non risulta frastornante, complice anche il fatto che a Tex e ai pards spetta il ruolo dei leoni in questo secondo albo, giusto per spazzare via ogni dubbio su chi sia il protagonista della testata.
I fratelli Cestaro confermano la loro prova precedente rivelandosi alcuni dei migliori disegnatori attualmente presenti sulla piazza. La loro bravura è compensata dalla loro lentezza, la quale ha fatto sì che per vedere questa storia si sia dovuto aspettare ben sette anni, ma possiamo dire che tale attesa sia stata abbondantemente ripagata da un lavoro eseguito con sapiente cura. Le strade nebbiose di San Francisco e le atmosfere lugubri delle periferie e delle scogliere a strapiombo sono illustrate con una tale perizia da sembrare vive, al punto che si ha l’impressione che la nebbia esca dalle pagine e che essa si trasformi in una mano demoniaca pronta a trascinare il lettore all’interno dell’albo. Altri disegnatori non avrebbero reso gli stessi effetti dei due fratelli e non si possono che fare loro i complimenti per come sono riusciti a centrare le figure dei protagonisti e a far risaltare i pensieri e le emozioni solo con uno sguardo o un’espressione.
Promosso a pieni voti anche questo secondo albo, il quale va a delineare una storia che, per ora, ha tutti i crismi per rimanere impressa a lungo nella memoria del lettore.