In occasione di Lucca Comics & Games 2023, Bugs Comics ha presentato la pubblicazione del suo primo saggio. Intitolato 16×21 L’Era dei Bonellidi, si tratta di un corposo volume che passa in rassegna tutti quei fumetti, definiti appunto bonellidi, che hanno visto la luce a partire dal 1986.
Un lavoro certosino, nato come un lavoro di schedatura dei fumetti, di ricostruzione cercando di capire la storia editoriale, con approccio di inchiesta a partire dal 1986, data di uscita in edicola di Dylan Dog.
L’idea era quella raccontare proprio l’epoca che vedeva il fermento editoriale fumettistico italiano crescere, a partire dal successo di Dylan Dog, che non è immediato. Dylan Dog parte in sordina, poi diventa fenomeno editoriale e poi diventa fenomeno di costume.
Nel saggio non ci sono voti né valutazioni, pareri su disegni o storie. Non ha nemmeno un approccio enciclopedico.
Tra i nomi spuntano, tra gli altri, John Doe, Lazarus Ledd, Demon Hunter, Balboa, ESP, Elton Cop, Bad Moon, Dick Drago, Hammer, Gordon Link. Sono solo alcuni dei nomi che hanno rappresentato un’epoca particolarmente florida per il fumetto tricolore da edicola.



Personaggi e testate che hanno avuto anche il merito di aver fatto da scuola a tante firme oggi importanti del mondo della nona arte nostrana. Tra gli intervistati, autori che hanno avviato la loro carriera proprio in ambito bonellide.
Per citarne alcuni troviamo Roberto Recchioni, per anni curatore di Dylan Dog, ma autore di vecchia data di veri e propri fenomeni culturali come John Doe (con Lorenzo Bartoli), Orfani, Battaglia (di recente ristampato da Edizioni-bd), o Alessandro Bilotta, anche lui famoso per i suoi trascorsi dylandoghiani col Pianeta dei Morti e per il bellissimo Mercurio Loi, ma qui presente soprattutto come creatore di Valter Buio.
A completare il volume una storia inedita di Samuel Stern che lo vede protagonista insieme a Samuel Sand e Desdemona – L’Insonne in una bella storia Giovanni Barbieri e Fabio D’Auria.
Un lavoro fatto di passione per il fumetto popolare, nelle sue mille sfaccettature e declinazioni. Un albo che è un ottimo punto di partenza per ricordare le letture giovanili o, al contrario, partire da questo per andare alla ricerca di perle perdute nelle pieghe del tempo.
Proprio a Lucca abbiamo avuto il piacere di farci dedicare la nostra copia i Variant Cover esclusiva Sterniani con schetch di Fabio D’Auria, che ringraziamo!

